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Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci agli Uffizi dal 29 ottobre

Un’anteprima delle celebrazioni leonardiane del 2019. Il prezioso manoscritto sarà esposto a Firenze grazie al prestito di  Bill Gates, il fondatore di Microsoft che ne è diventato proprietario FIRENZE - Dal 29 ottobre al 20 gennaio 2019, si terrà agli Uffizi la mostra "Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci. L'acqua microscopio della Natura", a cura di Paolo Galluzzi.  L’esposizione, risultato di due anni di preparazione, è realizzata dalle Gallerie degli Uffizi e dal Museo Galileo con il contributo di Fondazione Cr Firenze. Si tratta di un evento di portata eccezionale, che permetterà di ammirare una delle opere più importanti e significative di Leonardo da Vinci: un prezioso manoscritto fitto di annotazioni e straordinari disegni, che documentano la sua intensa attività, sia artistica che scientifica tra il 1504 e il 1508. Settantadue pagine il cui filo rosso sono l’acqua e l’ambiente. In quegli anni Leonardo era impegnato in molteplici ricerche, dagli studi di anatomia nell'ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova, al tentativo di far volare l'uomo.  Era altresì immerso nell'impresa, poi non condotta a termine, della pittura murale raffigurante la Battaglia di Anghiari a Palazzo Vecchio e allo stesso tempo stava studiando soluzioni avveniristiche per rendere l'Arno navigabile. Sarà l'Aula Magliabechiana degli Uffizi ad ospitare questo straordinario Codice, oggi proprietà di Bill Gates, che lo ha acquistato dal miliardario Armand Hammer nel 1994.  Un sussidio multimediale il Codescope, consentirà  al visitatore di sfogliare i singoli fogli sugli schermi digitali, accedere alla trascrizione dei testi, e ricevere molteplici informazioni sui temi trattati. Saranno inoltre esposti alcuni spettacolari disegni originali di Leonardo, provenienti da prestigiose istituzioni italiane e straniere, realizzati in quegli stessi anni. Le applicazioni multimediali, realizzate dal Museo Galileo, saranno consultabili sui siti web degli Uffizi e del Museo Galileo stesso.  Il Codice Leicester venne esposto per la prima volta a Firenze nel 1982, nella Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, quando era ancora chiamato Codice Hammer. Allora furono 400 mila i visitatori che, in poco più di tre mesi, si avvicendarono per ammirare l’incredibile manoscritto, rinvenuto a Roma nel 1690 dal pittore Giuseppe Grezzi in un vecchio baule.  Grezzi rimase proprietario del Codice fino al 1717. Successivamente venne acquisito da un inglese Thomas Coke di Leicester. In seguito venne comprato, nel 1980, da Armand Hammer, mentre nel 1994 Bill Gates, presidente della Microsoft, lo acquistò per 30 milioni di dollari, rinominandolo Leicester Code.  Il Codice ha già fatto il giro del mondo, è stato infatti esposto a Venezia, Milano, Roma, Parigi, New York e Seattle, per ritornare poi nel Gates Museum, ospitato in una cripta climatizzata e oscurata, appositamente progettata per custodirlo. La mostra fiorentina verrà accompagnata da un catalogo pubblicato da Giunti Editore.  ...

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